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La bellezza dell’Italia e la bontà della nostra cucina

Udine punto nevralgico gastronomico verso l’Est Europa

Udine punto nevralgico gastronomico verso l'Est Europa

E’ considerata la capitale storica e capoluogo odierno del Friuli Venezia Giulia.

Udine è un comune italiano di circa 100.000 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia in Friuli Venezia Giulia, al centro di un’area urbana di circa 174.000 abitanti, dista in linea d’aria, poco più di 20 km. dalla Slovenia e circa 54 km. dall’Austria.

Sorge in pianura intorno ad un colle (secondo la leggenda edificato da Attila per ammirare l’incendio che lui stesso provocò alla città di Aquileia), sul quale colle è situato il castello, a pochi chilometri dalla fascia collinare, ed è costeggiata dal torrente Cormor a ovest e torrente Torre ad est.

Una visita alla città può iniziare dal caratteristico centro storico di impronta medievale con il Castello rinascimentale edificato nel 1517, oggi ospita i musei: Civico, Archeologico e la Pinacoteca.

Il Duomo, edificato nel XIV secolo, è celebre per le decorazioni realizzate del Tiepolo.

La centrale Piazza della Libertà, ritenuta tra le più belle d’Italia, è adornata da splendidi edifici tra cui la Loggia di San Giovanni del XVI secolo e la chiesa di San Giovanni.

Il palazzo Vescovile anch’esso decorato dal Tiepolo, è oggi sede del Museo Diocesano.

Per quanto riguarda la gastronomia tipica la cucina di tutta la provincia udinese è caratterizzata dalla presenza del riso e dall’impiego di uova, farina, polenta e verdure; tra i primi piatti quindi troviamo ad esempio: il “ris e lujanis” (riso e fagioli), il risotto con punte d’asparagi, la “bisna”
(polenta, fagioli e crauti), le varie zuppe tra cui la classica “pasta e fagioli” infine il “cjalzon” ravioli con ripieno di formaggio, uova, carne e erbe aromatiche.

Per i secondi menzioniamo: la caratteristica “brovada” cotechino con rape bianche fermentate nel vino, con pancetta affumicata, il “carre di maiale” allo spiedo ed anche le “verze con coste di maiale”.

Immancabile l’accoppiamento delle varie pietanza con la classica polenta da gustare anche con il rinomato prosciutto crudo “San Daniele” o quello affumicato di “Sauris”, oppure con i vari salumi magari alla “friulana” saltati a fette in padella, o con il formaggio “Montasio”.

Altro latticino tipico è la ricotta affumicata e aromatizzata alle erbe, prodotta soprattutto in Val Canale e ottenuta dal siero di latte vaccino dopo la lavorazione del montasio.

Tra i dolci il più diffuso è la “gubana” fatto con pasta lievitata ripiena di frutta secca e candita, aromi e vino dolce, pare tipico di S.Pietro al Natisone.

Atri dessert caratteristici sono di chiara origine astroungarica, come la nota “Sacher”, la torta “Dobos” oppure il “Kugelhopf”.

Sono particolarmente rinomati i vini friulani e tra i rossi ricordiamo il “Merlot” e il “Cabernet” ma, altrettanto pregiati sono i bianchi come: il “Pinot Grigio”, lo “Chardonney”, il “Traminer” piuttosto aromatico, il “Tocai” e il “Collio”.

Altri vini particolari sono il “Picolit”, il “Ramandolo”, il “Refosco di Aquileia”, il “Ribolla Gialla” e il “Riesling Renano”.